È luogo abbastanza comune pensare che dallo psicoterapeuta vada chi è MATTO. Ma, pensandoci, ansia, depressione, tristezza, rabbia, paura, vergogna, sono emozioni che si provano quotidianamente. Quando sono troppo intense o durature cioè sproporzionate rispetto alla situazione che stiamo vivendo, possiamo considerare l'eventualità di chiedere sostegno ad una figura professionale.
Recenti studi hanno dimostrato come la relazione tra i partner, più che dipendere dal genere o dall’orientamento sessuale, potrebbe essere direttamente collegata alle posizioni di potere. Dunque, la disparità di potere all’interno della coppia regola i rapporti tra partner e le componenti connesse alle risorse personali, definendo gli affetti all’interno della coppia stessa. Lo psicoterapista mette a disposizione strumenti, mezzi e qualità umane affinché la coppia ne possa beneficiare.
Capita spesso che un paziente che sta avendo ansia, paura di entrare in ascensore o di parlare con gli altri o, ancora, dei luogo affollati, che si sente svenire o si paralizza quando meno se lo aspetta, che ha attacchi di panico, che creda che la sua vita è finita perché è finito un matrimonio o è morta una persona cara, si rivolga al “medico di famiglia” per avere un aiuto. Non sempre sono necessari o bastano i farmaci a fermare tutto questo, il più delle volte sarebbe sufficiente un percorso di psicoterapia per fare sì che l’individuo impari a gestire i propri disagi e a godere al massimo del suo potenziale.
Quante volte, all’interno di un’azienda ci sono conflitti nel gruppo di lavoro che rallentano o impediscono il normale svolgersi delle attività e quindi fanno diminuire il rendimento? In questo ed in altri casi, l’intervento di un professionista specializzato nella gestione dei conflitti o nel far ritrovare la motivazione a coloro che non credono più di farcela potrebbe essere una buona soluzione.
Chiunque può trarre beneficio da un percorso psicoterapeutico con orientamento gestaltico.
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